Ricorsi fiscali: istruzioni per l'uso
- Lorenzo Esposito
- 19 mar 2015
- Tempo di lettura: 1 min
Può sembrare strano, ma gran parte dei contenziosi è già vinto o perso all'inizio di tutto....
L'esperienza ci insegna che spesso gli atti impositivi iniziano e finiscono la loro esistenza in un cassetto!!! Molti contribuenti, in pratica, quando ricevono un avviso di accertamento o una cartella di pagamento, invece di portarlo SUBITO al Dottore Commercialista o all'Avvocato, lo gettano nel cassetto e se ne dimenticano. Il problema è che l'Agenzia delle Entrate o Equitalia non dimenticano.....
Come tutti i problemi che si presentano, se non li si affronta, non si risolvono da soli. Semmai si complicano, si ingigantiscono e infine diventano problemi non più risolvibili.
Tanto per intenderci: tutti gli atti impositivi o esattivi hanno un temine entro cui si può fare qualcosa, dal pagare gli importi contestati a rivolgersi agli uffici per chiedere spiegazioni, fino a proporre ricorso presso le Commissioni Tributarie. Se entro il termine indicato non si fa nulla, semplicemente si perde il diritto a difendersi, in misura totale o parziale.
Quindi, REGOLA N. 1: NON DIMENTICARE GLI ATTI NEL CASSETTO.
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