IN ARRIVO 50 MILIONI DI CARTELLE. ROTTAMAZIONE-QUATER?
- Dott. Lorenzo Esposito
- 4 gen 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 13 apr 2021
Pare che il 2021 porterà ai contribuenti italiani una notevole massa di cartelle da parte dell’Agenzia Entrate Riscossione, riguardante non solo il 2020, ma anche anni precedenti.
Come sappiamo, le notifiche di atti impositivi e le procedure di riscossione sono stati sospesi nel corso dello scorso anno a causa della pandemia da Coronavirus. Molte scadenze fiscali sono state sospese e lo saranno fino ai primi mesi del 2021 per venire incontro ai contribuenti che hanno subito maggiormente la crisi economica. Ma, l’ultima sospensione della notifica di atti esecutivi, fra avvisi di accertamento, cartelle di pagamento, lettere di compliance, è scaduta il 31 dicembre scorso. Pertanto, da ora potrebbero ripartire tutte le ordinarie attività di notifica da parte di Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Entrate Riscossione, per recuperare le somme iscritte a ruolo e relative agli anni precedenti. Il condizionale è d’obbligo, perché ora la questione è allo studio del governo che sta valutando una nuova sospensione, per attendere tempi migliori.
Infatti, considerando che la gran parte degli accertamenti sono relativi ai lavoratori autonomi e che questi hanno subito in maniera molto pesante la crisi del 2020, quando non hanno addirittura dovuto sospendere completamente l’attività, appare particolarmente difficile che gli stessi possano pagare quanto dovuto di questi tempi.
Il governo sta anche valutando l’ipotesi di una rottamazione-quater, che consentirebbe, da un lato lo “sconto” delle sanzioni a coloro che sono in grado di pagare, ma anche di sospendere ulteriormente i pagamenti per i contribuenti in maggiore difficoltà. Inoltre, sarebbe una mossa utile allo Stato per eliminare tutti quei ruoli non pagati fino al 2015, che costano parecchio in termini di azioni per il recupero da parte dell’Agenzia Entrate Riscossione e che ormai non porterebbero a nulla, visto che sono crediti verso società fallite o cessate e contribuenti deceduti.
Quindi i contribuenti con qualche debito con il fisco devono stare allerta per sapere se e quando ci sarà la nuova edizione della rottamazione, sempre che abbiano la possibilità di pagare le somme richieste.
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